Sintomi di Ansia e Disturbi D’ansia
I Sintomi di ansia possono essere sempre presenti o invece comparire solo in certe occasioni, possono essere più o meno acuti.
Il malessere e l’agitazione provocati dall’ansia hanno caratteristiche, intensità e durata che variano da persona a persona
Quando i sintomi di ansia diventano invalidanti per chi ne è affetto e arrivano a compromettere non solo la serenità del soggetto ma anche il normale svolgimento delle sue attività quotidiane, anche in assenza di gravi cause esterne, si può ipotizzare un Disturbo d’ansia.
Nota importante:
Sintomi di ansia possono più o meno occasionalmente essere avvertiti da molti di noi. Non bisogna subito pensare di avere un vero e proprio disturbo. Per una corretta diagnosi è sempre bene rivolgersi ad un professionista qualificato. A seconda dei casi e degli obiettivi che si vogliono raggiungere lo psicoterapeuta può proporre percorsi di sostegno, di psicoterapia, di psicoanalisi.
Quando è il caso, può suggerire di chiedere anche un parere medico a un neurologo o a uno psichiatra.
Di seguito trovi le risposte ad alcune delle domande più frequenti sull’ansia.
Indice delle principali domande:
Cos’è l’ansia?
Per ansia si intende l’insieme di emozioni (preoccupazione, paura, agitazione…) e di sensazioni o sintomi fisici corrispondenti (palpitazioni, difficoltà di respiro, nervosismo, sudorazione eccessiva, disturbi gastrici e intestinali, dolori muscolari, dermatiti…) che può essere sperimentato in particolari momenti o periodi dell’esistenza per motivi che variano molto da situazione a situazione, da individuo a individuo.
L’ansia è infatti un fenomeno “normale” nel senso che fa parte dell’esperienza di tutti ma la sua intensità può essere molto diversa perché dipende da quanto faticosa, pericolosa, paurosa, difficile, inquietante, assurda… appare la situazione in cui ci si trova o che si sta per affrontare.
A volte l’ansia può avere anche un effetto positivo, suonando come richiamo o campanello d’allarme per il soggetto e inducendolo a impegnarsi di più per affrontare il problema che lo assilla, altre volte invece spinge al contrario ad accantonare il problema e a rimandarlo all’infinito. Potere, quando è possibile, parlare della propria ansia con chi ci è affettivamente vicino può essere un primo passo verso la possibilità di affrontare il problema, qualunque esso sia.
Colloqui Online:
La dottoressa Ortoleva effettua anche online, tramite videochiamate, colloqui individuali o di coppia.
Chi soffre d’ansia?
Tutti possono soffrire di ansia ma manifestazioni e cause possono variare molto anche a seconda delle età della vita, a seconda cioè che si tratti di bambini, adolescenti, adulti, anziani.
Approfondimenti:
Perché viene l’ansia?
L’ansia può venire per i più diversi motivi. E’ uno stato d’animo più o meno intenso, più o meno durevole, che ci assale quando noi (o i nostri figli o altre persone a noi strettamente legate) dobbiamo affrontare dei cambiamenti, delle scelte o delle prove che riteniamo molto impegnative per l’affermazione nel mondo, per la salute, per la serenità (cambiamenti, anche positivi, di lavoro o di vita, malattie, separazioni e divorzi, traslochi, viaggi, problemi lavorativi, economici o giudiziari…).
Non sempre però l’ansia è spiegabile razionalmente. A volte è troppo forte in relazione alla situazione e viene accentuata da fattori molto soggettivi come ad esempio il senso di inadeguatezza, la mancanza di fiducia in se stessi o si presenta come persistente tendenza ad aspettarsi il peggio.
In certi casi l’ansia può essere un sintomo tra gli altri, persistente e invadente, di traumi subiti.
Quali sono i “disturbi d’ansia”?
E’ necessario distinguere tra le forme lievi di ansia, quelle cioè per le quali non è necessario ricorrere a supporti farmacologici ma è importante invece indagare le cause dentro di sé, preferibilmente con l’aiuto di uno psicoterapeuta, e i disturbi d’ansia che non solo perdurano nel tempo ma provocano disagi e sintomi così seri e invalidanti da rendere necessari una diagnosi medica appropriata e eventualmente il ricorso, sotto prescrizione e controllo medico, a farmaci specifici, per un periodo più o meno lungo.
Gli studi accreditati per i disturbi d’ansia distinguono tra:
- Attacchi di panico
- Fobie
- Disturbi ossessivo compulsivi
- Disturbi postraumatici da stress
- Disturbi da stress acuto
- Disturbo da ansia generalizzata
Come gestire l’ansia?
L’ansia, quella che noi stessi o una persona a noi vicina sperimentiamo in certi periodi si può, quando non è troppo forte e pervasiva, affrontare con rimedi come i farmaci naturali, le pratiche che aiutano a riprendere il contatto con noi stessi e i ritmi del nostro corpo e che si possono, una volta apprese, portare avanti anche da soli (lo yoga, la meditazione, la mindfulness), gli sport che preferiamo e che hanno su di noi un effetto rasserenante, le buone abitudini quotidiane, come passeggiare all’aria aperta.
Quando l’ansia è legata a un particolare momento della vita che stiamo vivendo (ansia da prestazione – lavorativa, scolastica, relazionale, sessuale; ansia da cambiamento – traslochi, cambiamenti di residenza o di vita, viaggi in luoghi ignoti ecc)… possiamo aspettare che passi… eventualmente ricorrendo a qualche piccolo sostegno: sostanze naturali o farmaci leggeri e da assumere per un tempo circoscritto e su indicazione e controllo medico.
Importante è anche però che chi sperimenta l’ansia o vive a contatto con chi la sperimenta in misura eccessiva e continuativa sia abbastanza attento da pensare eventualmente all’ opportunità di rivolgersi a uno specialista per un parere.
A volte tocca a chi vive a contatto (familiare, amico, partner) con l’interessato dirgli apertamente che forse ha bisogno di aiuto e incoraggiarlo a rivolgersi a uno specialista per colloqui di consultazione.
Approfondimenti:
Quali sono i rimedi per l’ansia?
Quando l’ansia è legata a un particolare momento della vita che stiamo vivendo (ansia da prestazione – lavorativa, scolastica, relazionale, sessuale; ansia da cambiamento – traslochi, cambiamenti di residenza o di vita, viaggi in luoghi ignoti ecc)… possiamo aspettare che passi… eventualmente ricorrendo a qualche piccolo sostegno: sostanze naturali o farmaci leggeri e da assumere per un tempo circoscritto e su indicazione e controllo medico.
Chi cura l’ansia?
E’ importante cercare di mettere a fuoco di quale tipo di professionisti si ha bisogno. Quando i sintomi, fisici e mentali, non sono particolarmente gravi ma sono ricorrenti e invasivi, è consigliabile chiedere innanzitutto la consulenza, di uno psicoterapeuta che, nel corso di 2 0 3 colloqui, può insieme al paziente cercare di capire se l’ansia di cui soffre può essere curata con un breve intervento di sostegno oppure con una psicoterapia a breve, a medio o a lungo termine. Lo psicoterapeuta può inoltre valutare se il paziente deve rivolgersi anche al neurologo o allo psichiatra per una diagnosi anche a livello medico e per un eventuale più o meno transitorio supporto farmacologico.
In caso di traumi gravi e di sintomatologie complesse e persistenti è efficace il ricorso a una Terapia EMDR.
Quando andare dallo psicoterapeuta per l’ansia?
Quando ci rendiamo conto che la nostra ansia non è spiegabile facilmente in relazione alla situazione in cui ci troviamo, dura nel tempo, ci toglie in parte o completamente il sonno e eventualmente si accompagna a un umore depresso o rabbioso, conviene chiedere a uno psicoterapeuta un colloquio di consultazione.
Lo psicoterapeuta valuterà se è il caso o non è il caso di continuare con qualche colloquio oppure con una psicoterapia e se è il caso o non è il caso di chiedere anche il parere di un altro specialista (neurologo o psichiatra).
A volte tocca invece a chi vive a contatto (familiare, amico, partner) con l’interessato dirgli apertamente che forse ha bisogno di aiuto e incoraggiarlo a rivolgersi a uno specialista per un colloquio di consultazione.
Incontro conoscitivo gratuito
E’ una occasione che offro a chi si rivolge al mio studio, per parlare di sè, presentare i problemi che si vorrebbero affrontare, porre delle domande.
Insieme si può pensare, senza impegno, a eventuali percorsi terapeutici, alla loro durata prevedibile o da stabilire all’inizio e ai costi.