Alcuni dei disturbi d’ansia
Di seguito trovi le risposte ad alcune delle domande più frequenti su alcuni dei disturbi dell’ansia
Indice domande:
Che problemi fisici provoca l’ansia
L’ansia provoca sintomi fisici di tutti i generi che non sempre vengono riconosciuti come sintomi di ansia e che, se si protraggono nel tempo possono dar luogo a disturbi permanenti: la difficoltà ad addormentarsi e la tendenza a svegliarsi troppo precocemente possono trasformarsi in forme croniche di insonnia; dal respiro bloccato o affannoso a causa dell’ansia continua si può passare ad accusare disturbi respiratori a lungo termine, primo tra tutti l’asma; le difficoltà a digerire e le diarree ricorrenti possono dar luogo a gastriti, coliti, diverticoliti; un difficile e ansioso rapporto con il cibo può avere come conseguenze eccessiva perdita o eccessivo aumento di peso ecc; le troppo frequenti tachicardie possono sfociare in seri disturbi cardiaci e nella tendenza al rialzarsi della pressione; le dermatiti possono diventare intrattabili e croniche; la vista stessa può risentire di uno stato ansioso prolungato, con conseguente insorgere di problemi visivi di vario genere e a lungo termine.
A volte la compresenza, legata alla situazione in cui ci si trova, di emozioni diverse e molto in conflitto tra loro provoca sensazioni di nausea, brividi, mal di testa, palpitazioni, tremito incontrollabile, senso di terrore, senso di panico, come se ci si trovasse in una situazione di vero e proprio pericolo per la propria sopravvivenza.
Panico e attacchi di panico
Occorre distinguere tra il Panico, un’esperienza emotiva che chiunque può vivere se improvvisamente si trova alle prese con un evento o una situazione considerati, per ragioni oggettive o anche solo soggettive, catastrofici e inaffrontabili con le proprie risorse e gli Attacchi di Panico, un disturbo di cui si può soffrire in determinati momenti della vita e in circostanze apparentemente non particolarmente paurose e che deve essere diagnosticato e curato nella sua specificità, individuandone le cause profonde.
Gli attacchi di Panico sono episodi improvvisi, e razionalmente non spiegabili in base alla situazione che si sta vivendo, di un’ansia così intensa e violenta da comportare spesso paura di morire da un momento all’altro.
Caratteristici degli Attacchi di Panico sono sia i sintomi (palpitazioni, dolore al petto, senso di soffocamento, vertigini, vampate di calore, paura di svenire, morire, impazzire) sia il loro ripresentarsi ricorrentemente e in modo inaspettato anche a causa dell’ansia alimentata, non solo in chi ne soffre ma anche nei suoi familiari, dalla terribile paura che la persona ha provato la prima volta.
A volte gli attacchi di panico portano la persona a introdurre cambiamenti limitativi ed estremi nella vita quotidiana: smettere di guidare, non uscire più da soli, non volere stare più da soli ecc.
Attacchi di panico, cosa fare?
Quando l’ansia prende all’improvviso, in assenza di una causa esterna riconoscibile e in una forma e in una misura che risultano insopportabili (attacchi di panico, con i cui sintomi sono sudorazione e tremore improvvisi, senso di soffocamento, disorientamento totale, sensazione di panico, paura di morire) occorre non solo soccorrere immediatamente l’interessato che sta davvero soffrendo ma anche incoraggiarlo a intraprendere subito un percorso di psicoterapia per capire quali sono le cause ragioni di fondo dell’ansia e evitare che quello degli attacchi di panico diventi un disturbo cronico.
I farmaci, che si possono provvisoriamente assumere, sotto prescrizione medica, per alleviare momentaneamente i sintomi, non sono affatto sufficienti a risolvere il problema. Al contrario un ricorso ai farmaci non accompagnato da un lavoro approfondito su se stessi e magari proseguito nel tempo con atteggiamento fai da te, cioè senza l’indispensabile controllo medico, può essere addirittura controproducente perché può comportare oltre che assuefazione al farmaco e danni fisici, un progressivo ottundimento della vigilanza sulla propria situazione interiore.
Incontro conoscitivo gratuito
E’ una occasione che offro a chi si rivolge al mio studio, per parlare di sè, presentare i problemi che si vorrebbero affrontare, porre delle domande.
Insieme si può pensare, senza impegno, a eventuali percorsi terapeutici, alla loro durata prevedibile o da stabilire all’inizio e ai costi.
Fobie
La parola deriva dal greco fobos, paura, e indica il timore o la repulsione razionalmente immotivati e durevoli nei confronti di certe situazioni (fobie sociali e scolastiche), di certi animali, di certi oggetti ecc., reazioni che possono nei casi più gravi comportare importanti limitazioni nella vita dell’individuo perché lo spingono a tenersi lontano a qualsiasi costo da quelle situazioni, da quegli oggetti o da quegli animali, sui quali vengono inconsciamente spostate paure interiori di cui è importante con l’aiuto di uno psicoterapeuta arrivare a capire l’origine.
Disturbo ossessivo compulsivo
Il disturbo consiste nella presenza continua e invasiva nella mente dell’individuo di pensieri e immagini ossessivi e paurosi: di essere aggredito o di aggredire, di essere sporco o di sporcare, di avere commesso degli atti imperdonabili, di non comportarsi in modo sufficientemente responsabile, di non avere un comportamento “perfetto” ecc.
Alla paura spesso si accompagna il senso di colpa, due emozioni possono diventare così intense e intollerabili da costringere l’individuo a compiere nella quotidianità azioni e a sottoporsi a rituali (compulsioni) che dovrebbero avere il magico potere di alleviarle.
Ipocondria
Per ipocondria si intendono l’ansia e la preoccupazione continue e opprimenti (dal greco hypochondrios, basso ventre e intestini), per il proprio stato di salute, che possono diventare una vera e propria angoscia, oggettivamente non giustificata affatto o solo in parte, e che convincono il soggetto di avere già contratto senza saperlo malattie gravi o addirittura mortali.
A seconda dei casi, l’ipocondria si accompagna a forme serie di ansia, depressione o altri disturbi. E’ importante indagarne le cause profonde e complesse (traumi subiti, lutti, sensi di colpa, paura nelle relazioni…).
Incontro conoscitivo gratuito
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Insieme si può pensare, senza impegno, a eventuali percorsi terapeutici, alla loro durata prevedibile o da stabilire all’inizio e ai costi.